Nell’ultimo decennio, i livelli di occupazione delle persone con disabilità nell’UE hanno registrato pochi miglioramenti. Dal 2014, si è registrato un divario persistente di oltre 20 punti percentuali tra le persone con e senza disabilità che hanno un’occupazione. L’Associazione europea dei fornitori di servizi per persone con disabilità (EASPD – European Association of Service Providers for Persons with Disabilities) esorta i governi di tutta Europa a intraprendere un’azione decisiva per affrontare questa stagnazione dei tassi di occupazione. EASPD chiede l’incremento di quadri giuridici solidi che promuovano opportunità di lavoro aperte per le persone con disabilità.
Nei giorni 17 e 18 di Ottobre 2024 EASPD (European Association of Service providers for Persons with Disabilities) in collaborazione con la Rete greca dei fornitori di servizi per persone con disabilità (THE NET), ha riunito ad Atene oltre 350 partecipanti, in occasione di un congresso congiunto sul tema del lavoro per le persone con disabilità. Tra i partecipanti alla conferenza c’erano ministri del governo, funzionari della Commissione Europea, rappresentanti di servizi di sostegno all’occupazione, datori di lavoro e persone con disabilità. Insieme i partecipanti hanno identificato come i servizi di supporto possano sbloccare le opportunità per le persone con disabilità nel libero mercato del lavoro, in particolare sostenendo meglio le imprese. Garantire l’accesso a tali opportunità è fondamentale per sostenere i diritti sanciti dall’articolo 27 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD), nonché per promuovere l’inclusione sociale e l’autonomia economica delle persone con disabilità.
Aprendo la conferenza, Sophia Zacharaki, Ministro della Coesione sociale e della Famiglia, ha parlato della necessità di uno sforzo collettivo per sostenere e potenziare le persone con disabilità: “Sento, e sentiamo al ministero, non solo un obbligo morale, ma anche uno sviluppo strategico, sociale ed economico che deve essere preso in considerazione. Questi sforzi sono essenziali per costruire economie, società e comunità inclusive e resilienti che garantiscano che nessuno venga lasciato indietro”.
La conferenza ha evidenziato che, nonostante in molti Paesi esistano pratiche di successo di occupazione presso il libero mercato del lavoro per le persone con disabilità, le barriere sistematiche impediscono a questi modelli di realizzare il loro pieno potenziale. Per compiere progressi sostanziali nella riduzione del divario occupazionale delle persone con disabilità, sono necessarie politiche occupazionali nazionali di ampio respiro per incrementare queste pratiche o promuoverne l’attuazione in altri Paesi europei. In particolare, sono essenziali politiche di finanziamento più ambiziose per i servizi di sostegno all’occupazione, ed i governi devono affrontare il problema di come massimizzare il potenziale delle politiche degli appalti pubblici e degli aiuti di Stato per promuovere l’occupazione delle persone con disabilità nel libero mercato del lavoro.
Intervenendo alla conferenza, James Crowe, Presidente di EASPD, ha sottolineato che: “La nostra conferenza ha dimostrato che abbiamo a disposizione una grande quantità di servizi di supporto sottoutilizzati e sottosviluppati per garantire posti di lavoro di qualità, ben retribuiti e sostenibili per le persone con disabilità nelle aziende. Ciò di cui abbiamo bisogno ora sono sistemi che consentano alle persone e ai datori di lavoro di sfruttare appieno queste risorse, creando un sistema di servizi di supporto efficace e ben finanziato.”
La pressante necessità di sviluppare politiche nazionali che aumentino il tasso di occupazione delle persone con disabilità e riducano il divario occupazionale, è stata riconosciuta dalla Commissione Europea con la pubblicazione del “Disability Employment Package 2022” (Pacchetto Occupazione Disabili – 2022). Il pacchetto offre una serie di strumenti agli Stati membri dell’UE, ai servizi pubblici per l’impiego, ai servizi di supporto, ai datori di lavoro e alle persone in cerca di lavoro con disabilità per migliorare i risultati del mercato del lavoro per le persone con disabilità.
Sebbene garantire l’occupazione nel mercato del lavoro aperto rimanga l’obiettivo finale, la conferenza ha evidenziato la varietà di percorsi che possono essere intrapresi per raggiungerlo. Apprendistato, enclave occupazionali, programmi di istruzione e formazione professionale (VET) e transizione di individui da contesti occupazionali protettivi possono essere utilizzati per creare percorsi di sostegno personalizzati per le persone con disabilità nel mercato del lavoro aperto. Nell’implementazione di queste pratiche, si dovrebbe prendere in considerazione l’uso della tecnologia incentrata sulla persona, compresi gli strumenti guidati dall’intelligenza artificiale, per migliorare l’accessibilità e incrementare le opportunità di lavoro.
EASPD si augura che i partecipanti alla conferenza possano continuare a costruire sullo slancio di questo evento, a collaborare con tutte le parti interessate e a lavorare per garantire che le persone con disabilità siano valorizzate e sostenute come membri integranti della forza lavoro.
Il Direttore Sanitario di Scuola Viva, Dr Fabrizio Fea, Membro del Consiglio Direttivo e Chairperson del Forum sull’Impiego e Lavoro di EASPD, ha partecipato attivamente al Congresso di Atene, con contributi personali, sostenendo l’importanza sociale e personale della partecipazione delle persone con disabilità al mondo del lavoro, particolarmente attraverso il libero mercato, a pieno titolo ed a parità di diritti/doveri di tutti, pur nelle logiche accezioni, rispettando cioè i fabbisogni specifici e fornendone i supporti necessari. Nelle proprie conclusioni il Dr Fea ha sollecitato le figure chiave al rispetto di quanto sancito dalla UNCRPD, nei suoi molteplici aspetti, ricordando che le persone con disabilità non sono un mondo a parte, ma parte del mondo.
È ora di colmare il divario occupazionale delle persone con disabilità!
Persons with disabilities are not a world apart, but part of the world!
(Le Persone con disabilità non sono un mondo a parte, ma parte del mondo!)
Autore dell’articolo:
Dr. Fabrizio Fea
Direttore Sanitario Associazione Scuola Viva Onlus