La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità è stata proclamata nel 1981 con lo scopo di promuovere i diritti ed il benessere delle Persone con Disabilità. La conseguente Convenzione redatta dall’ONU è stata successivamente approvata nel Dicembre 2006. L’Italia ha ratificato la Convenzione con la Legge n° 18 del 2009, facendone parte integrante delle normative nazionali.
Dopo molti anni di lavoro presso le Nazioni Unite, è stata promulgata e adottata la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità che ha ulteriormente sottolineato ed implementato tutti quegli aspetti necessari a promuovere i diritti ed il benessere delle persone cui la Convenzione è diretta, ribadendo il principio di uguaglianza e la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla vita politica, sociale, economica, culturale e ludica della società.
La Convenzione invita gli Stati ad adottare le misure necessarie per identificare ed eliminare gli ostacoli che limitano o addirittura impediscono il rispetto di questi diritti imprescindibili. La Convenzione (Articolo 9, Accessibilità) si incentra sulla necessità di condizioni che consentano alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente e di essere parte integrante a tutti gli aspetti della vita e dello sviluppo.
Tra gli articoli più rappresentativi, si vogliono qui ricordare, oltre all’Art. 9, gli Articoli 5 (Uguaglianza e non discriminazione), 6 (Donne con disabilità), 7 (Minori con disabilità), 10 (Diritto alla vita), 12 (Uguale riconoscimento dinanzi alla legge), 19 (Vita indipendente ed inclusione sociale), 24 (Educazione), 25 (Salute), 26 (Abilitazione e Riabilitazione), 27 (Lavoro ed occupazione), 29 (Partecipazione alla vita politica e pubblica), 30 (Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport).
Punto di forza è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica al fine di favorire l’integrazione e l’inclusione delle persone con disabilità permettendo un processo rapido verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile, in grado di promuovere una società rafforzata per tutti attraverso l’eliminazione delle disparità, il potenziamento dei servizi educativi e sanitari e in definitiva, l’inclusione sociale, economica e politica di ogni cittadino.
Troppo spesso le persone con disabilità, risentono maggiormente delle carenze sanitarie, hanno minore accesso all’istruzione, agli sport, agli aspetti ludico-ricreativi, minori opportunità economiche, tassi di povertà più alti rispetto alle persone senza disabilità. Ciò è in gran parte dovuto alla carenza di servizi, alle limitazioni nell’accesso alle tecnologie d’informazione, alla giustizia ed ai trasporti, compresi ostacoli e difficoltà da affrontare giorno per giorno.
Le persone con disabilità sono molto più a rischio di violenza: la probabilità che i bambini con disabilità subiscano violenze è di quattro volte maggiore rispetto ai bambini non disabili. Anche gli adulti con disabilità sono più esposti a forme di violenza. I fattori di rischio derivano da stigma, discriminazione e ignoranza, così come dalla mancanza di sostegno sociale per coloro che si prendono cura di loro.
Un valido esempio dell’applicazione dei principi della Convenzione è rappresentato dal Centro di Riabilitazione Scuola Viva e dai propri valori che riflettono l’impegno a migliorare la vita delle persone con disabilità ed a garantire un percorso di crescita inclusivo e dignitoso. Nell’intervento riabilitativo progettuale ed individuale svolto quotidianamente, viene posto l’accento sugli obiettivi che Scuola Viva si persegue raggiungere con i propri Utenti, quali: l’accoglienza, l’autonomia, l’inclusione, la responsabilità, la qualità, l’innovazione, la collaborazione ed il rispetto.
Questi valori sono fondamentali nel riflettere quanto perseguito da Scuola Viva. Ne è un ulteriore, valido e concreto esempio il legame con EASPD, Associazione europea dei fornitori di servizi per le persone con disabilità, con sede a Bruxelles, in Belgio, con cui è particolarmente legata a rispettare gli aspetti principali della Convenzione stessa.
In conclusione, la giornata del 3 dicembre deve rimarcare l’importanza di valorizzare ogni individuo e di abbattere le barriere che limitano diritti imprescindibili. L’appuntamento annuale si presta quale l’occasione per potenziare, in tutti gli ambiti sociali, il diritto degli individui ad una partecipazione piena ed attiva alla vita lavorativa, culturale, artistica e sportiva e costituisce un appuntamento strategico di portata internazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della dignità e sulla necessità di abbattere ogni tipo di barriera per porre in essere i cambiamenti necessari al miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità.
Autore dell’articolo:
Dr. Fabrizio Fea
Direttore Sanitario Associazione Scuola Viva Onlus